Le spezie, le erbe aromatiche e le miscele di erbe aromatiche sono state utilizzate fin dall’antichità: in Mesopotamia e presso gli antichi egizi che ne facevano uso anche nelle pratiche di imbalsamazione e in profumeria. Si hanno tracce nelle Civiltà della valle dell’Indo (2000 a.C), nella cultura ayurvedica , e greci e romani avevano scambi commerciali con l’India e le usavano in cucina come possiamo leggere nel trattato di cucina più antico , De re coquinaria di Marco Gavio Apicio. Nel medioevo con le abbazie, e con la Scuola Medica Salernitana le conoscenze e le proprietà curative erano materia per lo Speziale, che apparteneva alla corporazione dei Medici e Speziali, di cui uno dei membri più illustri fu Dante Alighieri. Le spezie aromatizzano, valorizzano, conservano e colorano i cibi dolci e salati, spesso legati alle tradizioni e alle festività. Tra le spezie troviamo semi, cortecce, scorze, fiori e stimmi, resine, foglie, radici, essiccate. Le erbe aromatiche sono invece erbe che usiamo fresche, ed era usanza tenere sempre le più utilizzate a portata di mano in casa o nell’orto o giardino. Vanno sempre conservate in recipienti scuri, al riparo di luce e calore, in barattoli con coperchio a chiusura ermetica, e non si mantengono più di 1-2 anni. Se pensate di non utilizzarle spesso, conservatele in frigorifero! Le spezie andrebbero sempre acquistate intere e poi macinate fresche al momento dell’uso, magari facendole scaldare leggermente per sprigionarne gli oli essenziali eterei e incorporandole in materie grasse come il burro o gli oli vegetali leggeri, o aggiungendole a fine cottura al resto degli ingredienti. Per scoprirle …..faremo il giro del mondo!