papavero

Preboggion, deliziosa tradizione della Liguria

Come molti torinesi, ho tantissimi ricordi nel cuore legati alla Liguria, alle persone e ai paesi sul mare e della meravigliosa entroterra. La cucina ligure è ricchissima di specialità che hanno saputo utilizzare tutti gli ingredienti che la terra gli offriva, ed in particolare moltissime erbe selvatiche. Una misticanza di queste erbe (principalmente cicorie selvatiche, biete, borraginacee), che possono variare da stagione a stagione e nella varietà, è il cosiddetto Preboggion (pronuncia prebuggiun). Il Preboggion viene spesso utilizzato sbollentato e saltato in padella e poi usato per frittate, minestre, o come squisito ripieno per la pasta fresca (i pansotti, ravioli e panzerotti ), o ancora torte di verdura (tipo ” torta  pasqualina”). Le erbe si raccolgono sempre tenere, quando c’è la rosetta basale o lo stelo è ancora tenero e poco coriaceo. L’origine è antica e secondo uno studio di ecologia storica dell’Università di Genova e appassionati raccoglitori, si possono individuare alcune specie botaniche più ricorrenti:
  • Taraxacun officinalis,
  • Borago officinalis
  • Beta vulgaris
  • Silene Vulgaris
  • Cichorium intybus
  • Malva silvestrys
  • Urtica dioica
  • Urospermum dialechampii
  • Hyoseris radiata
  • Papaver rhoeas
  • Sanguisorba officinalis e sanguisorba minor
  • Campanula rapunculus
  • Sonchus oleraceus
  • Leontodon hispidus
  • Reichardia picroides
  • Humulus lupulus
  • Plantago lanceolata
  • Tanacetum balsamita

erica

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