Tutti conosciamo la tisana per eccellenza, la camomilla, dai piccoli capolini giallo brillanti e dal sapore rassicurante ed inconfondibile.
La camomilla comune (matricaria chamomilla o matricaria recutita) si utilizza solitamente per tisane digestive, nella liquoristica, e per impacchi alla cute infiammata, ma oggi voglio accennarvi di un’altra camomilla, la camomilla romana.
Questa camomilla il cui nome è Chamaemelum nobile (L.) All. ,un tempo Anthemis nobilis (L.), ha capolini doppi, di un bel bianco crema, morbidi e dall’intenso profumo legato alla sua componente di oli essenziali.
Il suo sapore è totalmente diverso dalla camomilla comune, è decisamente più amara e aromatica, e possiede spiccate proprietà antispasmodiche ed antinfiammatorie che la rendono importante in caso di difficoltà digestive con spasmi dolorosi a livello addominale oltre che in miscele rilassanti.
Un altro impiego di questo fiore è per la preparazione di fumenti che aiutano ad idratare e disinfiammare naso, gola e corde vocali affaticate. Io suggerisco di metterne un paio di cucchiai in 500ml di acqua molto calda, da sola o con timo, malva, ed un cucchiaino di bicarbonato di sodio, e fare delle inalazioni, quotidianamente, meglio ancora se utilizzata in abbinamento ad una tisana emolliente e con erisimo.
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