Dove e per quanto tempo si conservano le erbe officinali e i tè?
Infusione: si utilizza per le droghe con principi attivi volatili ( contenenti oli essenziali) e ingenerale termolabili, in linea generale per erbe di cui si usano le parti più delicate come fiori, petali, sommità fiorite, scorze, gemme , brattee, foglie non coriacee. Si procede versando l’acqua bollente* direttamente sulle erbe poste in un contenitore in ceramica o porcellana (tiene a lungo il calore) dotato di filtro (tisaniera) oppure in teiera, e le si lascia poi a contatto con l’acqua per un certo tempo, coperte. Si filtra e si comprime il residuo, quest’ultimo non va ingerito, e si smaltisce nell’organico ed è un ottimo materiale per compost. La dose media consigliata varia dai 3-5 grammi di droga ogni 100ml (30-50g per litro) di acqua (ad eccezione di aneto e carvi, 1 g ogni 100ml), tempo di infusione medio 10-15 minuti. Il suggerimento di consumo per averne un effetto benefico è di 3-4 tazze da 200ml al giorno.
*: per la spirea olmaria, le erbe aromatiche profumate molto ricche di essenze si procede con un infusione dolce, prolungata ma a temperatura 80/90°C es. eucalipto, timo, lavanda, rosmarino, issopo, origano, salvia, melissa, maggiorana, angelica, carvi, anice verde, finocchio, curcuma …
Macerazione: per le foglie un po’ più ispessite e coriacee, come ad esempio alloro, uva ursina, e per le parti dure (radici, semi grossi, cortecce, rizomi, rametti, tuberi), si preferisce lasciare macerare per 15-30 minuti le erbe in acqua a temperatura ambiente, e successivamente procedere all’infusione o alla decozione;
Digestione: si tratta di una macerazione, a temperature più elevate ma inferiori alla ebollizione;
Decozione: si ottiene riscaldando in acqua le droghe a partire dall’acqua a temperatura ambiente fino ad ebollizione, e lasciando sobbollire a fuoco lento il tutto da 5 ai 30 minuti circa (a seconda dei casi, mediamente 10 minuti). Suggerimento dosaggio: mantenere la proporzione di 5 grammi di erba (equivalente a un cucchiaio da minestra circa) ogni 100ml di acqua. Per quanto riguarda i decotti se ne assumono solitamente 2-3 tazze al giorno . La decozione è fondamentale per le erbe dure, le radici, le cortecce, i piccioli, gli steli legnosi, quali per esempio: bardana, tarassaco, genziana, centaurea, echinacea, equiseto, rabarbaro, ononide, cardo mariano semi, rusco, cascara, ippocastano, ortica radice, lichene islandico, fucus, ed anche per alcune droghe non dure che fanno eccezione quali verbasco e carciofo. Le erbe che vendo sono inserite in un sacchetto di carta ecologica salva freschezza foderato internamente, che permette di trasportare e conservare le erbe per alcuni mesi, tuttavia vi consiglio di conservare le erbe in un barattolo di latta tipo quello dei tè (può andare bene anche quello del caffè in polvere) oppure in un barattolo di vetro meglio se scuro, come per marmellate e miele. Mantenete le erbe e i tè al riparo da fonti di luce diretta, dall’umidità e da odori intensi. Se la temperatura in casa supera i 25°C e c’è umidità superiore al 60% suggerisco di conservarle in via precauzionale in frigorifero. Generalmente le erbe si conservano perfettamente per circa 6-9 mesi al massimo, però ogni volta che si usano è bene controllarle visivamente: devono avere un bel colore intenso e mantenere il loro profumo come al momento dell’acquisto. Se le vedete ingiallite, o polverose o senza particolare odore, hanno perso le loro proprietà e vanno sostituite. Un erba invecchiata non è dannosa per la salute, ma non è più utile!
I tè verdi e bianchi hanno scadenza 12 mesi dall’acquisto, i tè neri si conservano fino a 24 mesi. Alcuni tè post fermentati della categoria pu erh, sono invece pregiati perché invecchiati 5-7 anni o anche più, e migliorano come un buon vino rosso.
Per quanto tempo si conserva la tisana dopo la preparazione?
Come dolcificare la tisana?
Esistono tisane da bere fredde?
Come si prepara il tè?
3-4 minuti in acqua bollente 90/100°C per i tè neri,
2-3 minuti di infusione a 80° C per i tè verdi cinesi,
2-3 minuti a 70°C per i tè verdi giapponesi.
I “ fiori di tè”composizioni di petali di fiori e tè bianco che si presentano sotto forma di pallina, si mettono nella teiera di vetro, si versa l’acqua calda circa a 70-80 °C e impiegano circa 10 minuti a schiudersi.
Il tè bianco Yin Zhen, aghi d’argento , va posto a 70°C per 7-10 minuti. In Cina ne usano anche 5-6 grammi per 150 ml d’acqua.
Gli oolong necessitano di un discorso a parte, a seconda che si preparino secondo i gusti occidentali o secondo la tradizione cinese, che prevede fino a 7 infusioni consecutive. Solitamente l’infusione occidentale è 3-5 minuti con acqua a 85°C.
Altri usi delle erbe officinali in taglio tisana.
Nella sezione sulle erbe troverete indicazioni di miscele ed erbe per un bagno defaticante, il maniluvio per le mani screpolate, il pediluvio in caso di geloni e reumatismi, il collirio emolliente, il colluttorio per gengive irritate e per gargarismi, le lozioni e i linimenti per arrossamenti, scottature e piccole ferite.
Le erbe si possono applicare sulla pelle sotto forma di compresse (garze, cotone, lino o teli naturali) imbibiti di decotto, succo, macerato o infuso , oppure sotto forma di cataplasmi caldi , da applicare sempre localmente . A impiastri e cataplasmi rimando ad articolo più approfondito.
Esistono controindicazioni all’uso delle tisane?
Le indicazioni che troverete su questo sito non intendono essere esaustive poichè le conoscenze scientifiche sono in continua evoluzione, nè sostituiscono il parere del medico curante, al quale spetta valutare il rapporto rischio/beneficio di un rimedio, in modo particolare se si stanno assumendo farmaci in modo continuativo o si ha intenzione di farlo. L’utilizzo di erbe in soggetti con gravi patologie a carico del fegato, dei reni o in deficit immunitario non è stato mai valutato ed è preferibile, in questi casi, astenersi.
Come si conservano le spezie?
Si possono utilizzare tisane ed integratori d’erbe in gravidanza ed allattamento?
Questo è un breve elenco di erbe ritenute utilizzabili secondo le linee guida europee, in gravidanza ed allattamento: aglio, anice verde, finocchio, semi di lino, calendula e arnica (per uso esterno), mirtillo nero, psillio / ispaghul;
Queste invece le erbe assolutamente controindicate in gravidanza (il primo trimestre è il più a rischio) e allattamento:tutte le erbe ad antrachinoni con effetto lassativo (aloe lassativa, cascara, frangula, senna,rabarbaro, china) le erbe contenenti alcaloidi e oli essenziali o che hanno azione di stimolo ormonale o possono agire sulla muscolatura uterina: agnocasto, arancio amaro,artiglio del diavolo, assenzio,bardana, betulla, cannella,camomilla e camomilla romana (se abuso),caffè, calamo aromatico, centella,cimicifuga,farfara,fieno greco, ginepro,ginseng, guaranà,iperico,issopo,liquirizia, menta,melograno scorze, momordica, ortica, partenio,prezzemolo, rosmarino, riso rosso fermentato,ruta, salvia, schisandra, sedano semi, trifoglio rosso, tribulus, uncaria, uva orsina, withania.